Stagno: la produzione cresce ma
non pareggia la domanda
Stagno: la produzione cresce ma non pareggia la domanda
Nonostante la forte ripresa della produzione, il mercato dello stagno è ancora pericolosamente a corto di offerta. Secondo l’International Tin Association (ITA) la produzione globale di stagno raffinato è aumentata dell’11%, raggiungendo le 378.400 tonnellate l’anno scorso. Ma se la produzione è in aumento, lo è anche la domanda. Questo è particolarmente vero per il settore dell’elettronica, che ha rappresentato la maggior parte della domanda dello scorso anno.
Nel dicembre 2021, la crescita complessiva della domanda è stata del 32,6% rispetto all’anno precedente. A marzo si era leggermente raffreddata, attestandosi intorno al 23%.
La generale ristrettezza del mercato è evidente nei livelli delle scorte e nei conseguenti premi per la consegna fisica.
- I livelli delle scorte LME sono aumentati di sole 640 tonnellate da gennaio, raggiungendo il minimo critico di 2.685 tonnellate (rappresenta solo due giorni di utilizzo globale).
- Non sorprende che anche i premi per la consegna fisica rimangano elevati. Infatti, il premio “Lingotto di stagno 99,9% a basso tenore di piombo Rotterdam dollaro/ton” si è attestato il 16 maggio a 1.485 dollaro/ton, anche se in calo dai massimi di agosto 2021 a 2.750 dollaro/ton, resta sempre elevato.
Nel frattempo, le spedizioni destinate alla Cina da Port Klang e Singapore stanno contrastando le modeste consegne fisiche ad Anversa e Baltimora. Di fatto, quest’anno la Cina è passata da esportatore netto a importatore netto, assorbendo quasi 2000 tonnellate e aumentando ulteriormente la pressione sulla disponibilità di metallo.
“La generale ristrettezza del mercato è evidente nei livelli delle scorte e nei conseguenti premi per la consegna fisica”
Port Klang è il più importante porto della Malesia e a tutto il 2016 era l’11º nel mondo per quantità di merci trasportate. Si trova circa 38 km a sudovest della capitale Kuala Lumpur.
Con la migrazione dei consumi post-pandemia dai beni di consumo ai servizi, è probabile che la domanda di beni elettronici si raffreddi. Molteplici fattori giocano ancora a favore delle previsioni sui prezzi dello stagno per il 2022. La crescita delle vendite di semiconduttori ha iniziato a rallentare nel 2021. Una tendenza che potrebbe accelerare con l’aumento dei tassi di interesse che frenano la spesa in tutto il mondo occidentale. I prezzi dello stagno rimangono per ora ostinatamente alti, ma la ripresa della produzione mineraria e il raffreddamento della domanda dovrebbero indebolire il sostegno di questi livelli di prezzo nel secondo semestre.
Nel complesso, è probabile che nella seconda metà dell’anno assisteremo a un calo dei premi LME e a una riduzione dei premi per la consegna fisica.
Port Klang è il più importante porto della Malesia e a tutto il 2016 era l’11º nel mondo per quantità di merci trasportate. Si trova circa 38 km a sudovest della capitale Kuala Lumpur.
Nell’ultimo mese, come si può osservare nella tabella sopra (colonna “1 mese”), il prezzo in dollari dello stagno è sceso rispettivamente del 15%; in euro del 16,90%.
Nel mese di maggio il cambio €/$ è salito da 1,0500 a 1,0700, rendendo più economici gli eventuali acquisti in valuta europea.
Come si può osservare nell’ultimo mese lo stagno in euro è quello che ha avuto una performance peggiore rispetto a tutti gli altri metalli non ferrosi.
Anche nel mese di aprile, le importazioni di stagno sono salite in maniera decisa, registrando un +60,58% su base mensile e un +877% su base annua.
Sul fronte export invece, si registrata un calo del -49,56% su base mensile mentre su base annua la flessione è risultata più contenuta (-28,54%).
Anche sul fronte delle importazioni cumulate la risalita prosegue senza precedenti. Nei primi 4 mesi del 2022 le importazioni sono salite oltre ogni altro limite precedente.
Su base cumulata (da gennaio 2022 ad aprile 2022) le esportazioni di stagno si riportano oltre tutti i precedenti periodi (aprile del 2021-2020-2019-2018), anche se in via di rallentamento.
Nel mese di maggio le quotazioni dello stagno quotato sul mercato cinese rispetto a quello del mercato londinese (rapporto stagno Shanghai e stagno Lme – grafico in alto) hanno mostrato un andamento positivo nella prima parte del mese (forza Shanghai) per poi lasciare spazio a nuove flessione del rapporto che denotano una flessione minore dello stagno quotato a Londra rispetto a quello asiatico.
Nel mese di maggio la volatilità dello stagno continua a risalire, formando nuovi massimi dal 2018.
La rottura della fascia di supporto a 39.100 $/ton ha favorito un tracollo delle quotazioni fino al successivo livello di prezzo in area 32.400 $//ton (-20% circa). Sarà ora fondamentale valutare questa nuova zona di prezzo, corrispondente con i minimi di agosto 2021 e il 50% di ritracciamento della salita valida dai minimi del 2020. Nel caso in cui i prezzi riuscissero a mantenere stabile la zona 32.400 $/ton (senza scendere sotto) allora si riaprirebbe la strada per nuove rimbalzi in direzione di quota 35.500 – 36.000 $/ton in prima battuta. In caso contrario, un’eventuale ulteriore flessione sotto i 32.400 $/ton alimenterebbero ulteriori discese verso area 30.300 $/ton.
Anche le quotazioni espresse in valuta unica hanno generato una decisa flessione, scendendo sotto il supporto a 37.650 €/tone raggiungendo zona 31.500 €/ton. Si valutano potenziali rimbalzi di breve termine verso le prime resistenze poste in zona 33.500 €/ton, ma sarà fondamentale monitorare il cambio euro/dollaro che ha già iniziato una buona fase di recupero dei recenti minimi in area 1.03482.
Nel mese di maggio si è assistito ad una stabilizzazione dei depositi tra le 3.285 ton e le 2.925 ton. Nei primi 5 mesi del 2022 i depositi registrano una crescita del 54.70%.
Si accentua la flessione della media mensile nel mese di maggio, dopo aver iniziato a rallentare nel mese di aprile. Decisa interruzione della tendenza positiva con la media mensile di maggio che si attesta a 33.995,54 €/bloomberg, in calo del 14,69% rispetto alla media del mese precedente.
Analizzando la stagionalità dello stagno (come si è comportato mediamente nel mese di riferimento) i periodi temporali presi in analisi (30, 15, 10, 5 anni) i prezzi mostrano un andamento positivo nella prima parte del mese di giugno per poi flettere fino a raggiungere il minimo del mese.
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Articolo a cura di commodityevolution.com, pubblicato il 01/06/2022.
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