Alluminio: i tagli alla produzione in Europa
alimentano ulteriori rialzi dei prezzi
Alluminio: i tagli alla produzione in Europa alimentano ulteriori rialzi dei prezzi
Aluminium Dunkerque Industries France ha ridotto la produzione del metallo nelle ultime due settimane in risposta a unāimpennata dei prezzi dellāelettricitĆ . I tagli equivalgono a circa il 3% della capacitĆ produttiva di Aluminium Dunkerque. Lāimpianto ha perso circa 20 milioni di euro (22,6 milioni di dollari) dallāinizio di novembre, e ulteriori riduzioni potrebbero essere necessarie se i prezzi dellāenergia rimarranno alle stelle.
Mentre i prezzi dellāalluminio sono saliti di oltre il 40% questāanno e la domanda per i prodotti dellāimpianto ĆØ in pieno boom, la redditivitĆ ĆØ stata erosa dallāimpennata molto maggiore dei prezzi dellāenergia elettrica nelle ultime settimane. Ai prezzi del carico di base di un mese in Francia, costerebbe circa 11.000 dollari per lāenergia tipicamente necessaria per produrre una tonnellata di alluminio. Ulteriori tagli alla produzione dipenderanno anche dalla necessitĆ dellāimpianto di adempiere ai suoi contratti di fornitura ai clienti. Le fonderie di alluminio sono tipicamente lente a ridurre la produzione perchĆ© i costi di chiusura e di riavvio della capacitĆ sono alti. Aluminium Dunkerque ĆØ la più grande fonderia di alluminio primario dāEuropa e un bene industriale prezioso che ĆØ di importanza strategica per lo stato francese.
Unāimpennata nei costi dellāenergia e del gas naturale in tutta Europa questāanno ha portato a riduzioni di produzione presso fonderie, impianti chimici e altre industrie interessate.
āUnāimpennata nei costi dellāenergia e del gas naturale in tutta Europa questāanno ha portato a riduzioni di produzione presso fonderie, impianti chimici e altre industrie interessate.ā
Dopo la Aluminium Dunkerque Industries France anche l’impianto di alluminio di proprietĆ maggioritaria della Norsk Hydro in Slovacchia taglierĆ la sua produzione a circa il 60% della capacitĆ in risposta agli alti costi dellāelettricitĆ . Lāimpianto Slovalco, posseduto al 55,3% da Hydro, che aveva giĆ annunciato un taglio della capacitĆ allā80% nel 2019, ha riferito che il nuovo taglio al 60% corrisponderĆ ad una riduzione annuale di 35.000 tonnellate di alluminio. La societĆ non ha comunicato quando il taglio entrerĆ in vigore. Secondo Hydro lāimpiato Slovalco continuerĆ a monitorare la situazione da vicino nelle prossime settimane e mesi. In Norvegia, Hydro, che non ha annunciato altri tagli, ĆØ al riparo dalla volatilitĆ dei prezzi grazie alla capacitĆ idroelettrica propria dellāazienda e ai dettagli delle forniture rinnovabili a lungo termine.
PoichĆ© lāenergia ĆØ uno dei costi maggiori per le industrie ad alta intensitĆ energetica, i produttori di metalli e altri settori hanno chiesto aiuto allāUnione europea, affermando che i prezzi record hanno colpito la loro competitivitĆ e potrebbero spingere le aziende europee a delocalizzare.
Da segnalare che mercoledƬ, il produttore statunitense di alluminio Alcoa Corp ha annunciato un accordo con i lavoratori per terminare la produzione di alluminio primario nel suo impianto di San Ciprian in Spagna per due anni, citando gli alti costi energetici.
Anche il produttore rumeno di alluminio Alro ha riferito che taglierĆ la produzione di alluminio primario a causa dellāaumento dei prezzi dellāenergia. LāattivitĆ di produzione di alluminio primario sarĆ ridotta da cinque sale di elettrolisi a due sale. Lāazienda riprenderĆ la sua intera attivitĆ di produzione quando le condizioni del mercato dellāenergia torneranno alla normalitĆ . Il programma di produzione per il 2022 ĆØ basato sulla conservazione della liquiditĆ , assicurando il pagamento puntuale dei salari, delle tasse e delle imposte, dei debiti e ridurre la sua dipendenza dallāelettricitĆ . Alro intende anche mantenere o addirittura aumentare il portafoglio di prodotti lavorati e ridurre il portafoglio di prodotti primari, al fine di raggiungere un mix di produzione equilibrato ed efficiente. Nel 2022, lāazienda implementerĆ misure per ridurre i costi e razionalizzare lāattivitĆ , e le quantitĆ di metallo primario che non saranno più prodotte saranno parzialmente compensate da metallo riciclato o da metallo primario acquistato da terzi.
Controllata di Vimetco N.V., Alro ĆØ uno dei maggiori produttori di alluminio integrati verticalmente in Europa, con una capacitĆ produttiva installata di 265.000 tonnellate allāanno di alluminio elettrolitico, 35.000 tonnellate allāanno di alluminio riciclato e 335.000 tonnellate allāanno di alluminio primario fuso. Il Gruppo Alro comprende il produttore di alluminio Alro, la linea di business dellāestrusione di alluminio Vimetco Extrusion, il produttore di allumina Alum, la societĆ di estrazione della bauxite Sierra Mineral Holdings, la societĆ di holding e gestione Conef, la societĆ di holding Global Aluminium Ltd. e il fornitore di servizi di marketing Bauxite Marketing Ltd.
āI produttori di metalli e altri settori hanno chiesto aiuto allāUnione europea, affermando che i prezzi record hanno colpito la loro competitivitĆ e potrebbero spingere le aziende europee a delocalizzare.ā
Alluminio: lāenergia alimenta lāimpennata dei prezzi
a livelli record in Europa
Alluminio: lāenergia alimenta lāimpennata dei prezzi a livelli record in Europa
I costi dellāalluminio per i consumatori europei stanno raggiungendo livelli record a causa dellāimpennata dei costi energetici e dei tagli alla produzione, che hanno esacerbato i deficit del metallo utilizzato nelle industrie dellāenergia, delle costruzioni e degli imballaggi.
I consumatori che comprano alluminio sul mercato fisico di solito pagano il prezzo di riferimento del London Metal Exchange, circa 2.950 dollari a tonnellata martedƬ, più un premio del mercato che copre tipicamente i costi di trasporto e le tasse. Ma le carenze hanno comandato un premio significativamente più alto, che in Europa ĆØ salito di quasi il 30% ad un record di 428 dollari a tonnellata (Alluminio P1020A ā Magazzino Rotterdam DDP-Delivered Duty Paid-cash dollaro/ton dellā11/01/2022).
Secondo Michael Widmer, analista di BoA Securities, con circa 650.000 tonnellate di capacitĆ tagliate finora in Europa, sono a rischio ulteriori 900.000 tonnellate di produzione. Widmer prevede una domanda di alluminio in Europa occidentale di 8,5 milioni di tonnellate questāanno e un deficit di cinque milioni di tonnellate. Prevede un consumo globale di 72 milioni di tonnellate e un deficit di 254.000 tonnellate.
Prima della crisi energetica, lāenergia rappresentava fino al 40% dei costi di fusione dellāalluminio. A seconda delle coperture e delle fonti di energia, questa cifra ĆØ salita al 50% o più per molti produttori. Come accennato in apertura, i tagli alla produzione in Europa includono quelli allāimpianto di San Ciprian di Alcoa in Spagna, lo smelter di Dunkirk di American Industrial Partners in Francia e lāimpianto di alluminio a maggioranza di Norsk Hydro in Slovacchia.
Mentre entriamo nel 2022, i produttori europei sono ancora afflitti da elevati costi energetici e non sembra esserci alcun segno di una rapida soluzione al problema. Le carenze di alluminio dallāinizio dellāanno scorso hanno visto diminuire le scorte, che nei magazzini LME si sono più che dimezzate dalla metĆ di marzo dello scorso anno.
āPrima della crisi energetica, lāenergia rappresentava fino al 40% dei costi di fusione dellāalluminio. A seconda delle coperture e delle fonti di energia, per molti produttori questa cifra ĆØ salita al 50% e oltre.ā
Nel frattempo la produzione mondiale di alluminio
raggiunge i massimi dal 2011
Nel frattempo la produzione mondiale di alluminio raggiunge i massimi dal 2011
Dopo diversi mesi in cui la produzione mondiale di alluminio ĆØ rimasta sostanzialmente stabile, nellāultimo mese di rilevazione (dicembre 2021) si ĆØ registrato un nuovo incremento su base quantitĆ prodotta (tonnellata).
Analizzando i dati su base mensile si rileva una variazione positiva in tutte le aree geografiche.
- Africa +6.11%
- Asia (Ex China) +4.56%
- Gulf Cooperation Council +3.61%
- China +1.01%
- North America +4.55%
- South America +3.06%
- West Europe +3.73%
- Oceania +3.90%
- East & Central Europe +3.54%
- World +2.27%
Su base annua invece la tendenza risulta in contrasto:
- Africa +2.96%
- Asia (Ex China) +7.44%
- Gulf Cooperation Council +4.44%
- China -2.68%
- North America -4.73%
- South America +8.6%
- West Europe -1.07%
- Oceania -1.84%
- East & Central Europe -0.28%
- World -0.85%
Alluminio: le importazioni cinesi crollano
mentre lāexport risale
Alluminio: le importazioni cinesi crollano mentre lāexport risale
Nellāultimo mese di rilevazione (dicembre 2021) le importazioni di āalluminio grezzo e prodotti in alluminioā della Cina sono crollate del 38,75% rispetto al mese precedente (novembre 2021) mentre rispetto allo stesso periodo dellāanno precedente il dato ha mostrato un calo dellā8,22%.
Nel mese precedente le importazioni di āalluminio grezzo e prodotti in alluminioā si erano attestate vicine ai massimi dellāagosto 2020 (429.464 ton) a quota 397.915 ton. A dicembre invece si ĆØ assistito ad un deciso calo a quota 243.729 ton, il più basso degli ultimi 6 mesi.
Sul fronte export invece i dati sono in deciso miglioramento. A dicembre le importazioni si sono attestate a 562.975 ton, il dato più alto negli ultimi 21 mesi. La variazione su base mensile si è attestata al +10,53% mentre su base annua il rialzo è stato del 24,42%.
Il rialzo delle esportazioni cinesi sono state dettate sostanzialmente da un arbitraggio (la differenza tra il prezzo LME e il prezzo del metallo una volta importato in Cina) negativo, dove i prezzi alluminio quotato sulla piazza di Shanghai risultano minori rispetti a quelli della piazza di Londra (minimo degli ultimi 4 mesi).
GiĆ nel passato recente (2020) si ĆØ assistito a movimenti analoghi (arbitraggio negativo), con i prezzi dellāalluminio che hanno successivamente ripreso a salire (riducendo lāarbitraggio o portandolo in positivo). CosƬ come il rapporto tra lāalluminio Shanghai e Lme risulta ai minimi dal 2020.
Cosa aspettarsi sul fronte prezzi
Dopo il minimo registrato nel mese di novembre 2021 a 2511.50 $/ton, le quotazioni dell’alluminio hanno generato un rialzo deciso del 24.70%, fino in area 3133 $/ton (28 gennaio 2022).
Le attese sono rivolte ad una breve fase di assestamento, fisiologica e naturale, per poi assistere ad un nuovo rimbalzo dei prezzi verso i massimi dell’ottobre 2021 in area 3228,50 $/ton (+4.20% rispetto ai prezzi del 28/1/2022 a 3098 $/ton).
Anche i prezzi espressi in ⬠bloomberg hanno registrato un’ottima variazione nell’ultimo periodo (+27.63%), in risalita maggiore rispetto alle quotazioni in $ per effetto debolezza cambio ā¬/$ che ha evidenziato un nuovo minimo da 610 giorni. Nel frattempo, i prezzi in ⬠hanno superato i massimi di ottobre 2021 (a differenza di quelli in $).
In questo contesto le quotazioni in ⬠potranno raggiungere i target fissati in zona 2850ā¬/ton e 2900ā¬/ton.
Alluminio Lme 3 mesi in $/ton
Sul fronte stagionalitĆ , analizzando i dati dell’alluminio (come si ĆØ comportato mediamente nel mese di riferimento) nei vari periodi temporali presi in considerazione (30, 15, 10, 5 anni), si evidenzia un andamento laterale discendente nei primi 12 giorni di contrattazioni per poi assistere ad un nuovo ritorno alla positivitĆ nella restante parte del mese.
Alluminio cash ā¬/ton bloomberg
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Articolo a cura di commodityevolution.com, pubblicato il 31/01/2022.
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